Il controllo non distruttivo per mezzo di particelle magnetiche è un metodo per la localizzazione di discontinuità superficiali e sub-superficiali in materiali ferromagnetici.
Il test si basa sul fatto che quando l’oggetto da testare è magnetizzato, le discontinuità deviano le linee di flusso in superficie. Per evidenziare il difetto sarà sufficiente spruzzare le superfici con adatte sospensioni di polveri ferromagnetiche, colorate o fluorescenti.
Le particelle si concentreranno allineandosi lungo le linee di flusso del campo magnetico, formando un “profilo” della discontinuità che generalmente ne indica la posizione, la dimensione, la forma e l’estensione.
La tecnica e le attrezzature usate saranno stabilite in base alla geometria del pezzo in esame.
Il campo di utilizzo può variare da particolari di medie dimensioni finiti a pezzi molto grandi.
La tecnica coi puntali è generalmente utilizzata su fusioni. Il giogo elettromagnetico viene impiegato su particolari saldati o finiti dove non si vogliono avere possibili magnetismi residui o copli d’arco.
Il controllo magnetoscopico può essere adeguato a seconda della geometria del pezzo.
I banchi magnetici si utilizzano per controlli su particolari di piccole e medie dimensioni, finiti e semilavorati e con geometrie difficili.
N° 07 OPERATORI LIV. II · N° 01 OPERATORE LIV. II
SEMILAVORATI, FINITI, SALDATURE, REVISIONI